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SEMPRE MENO SCIMMIE NEI LABORATORI DI RICERCA

Almeno 300 scimpanzé utilizzati per la ricerca scientifica negli Stati Uniti “andranno in pensione”, e i rimanenti saranno trattati in maniera più umana. Lo ha annunciato Francis Collins, direttore dei National Institutes of Health (NIH), il principale istituto pubblico per la ricerca biomedica degli USA e uno dei più importanti al mondo. La decisione, ha spiegato Collins, nasce da due ordini di fattori: da un lato, il progresso della tecnologia e l’applicazione di nuovi metodi permettono in molti casi di effettuare esperimenti scientifici senza utilizzare le scimmie come cavie; dall’altro, i ricercatori americani hanno deciso di adottare criteri etici più stringenti. 

“La vicinanza all’uomo”, afferma Collins, “rende gli scimpanzé molto utili per alcuni tipi di ricerche, ma impone anche maggiori giustificazioni per il loro utilizzo. Dopo ampie riflessioni e consultazioni di molti esperti, sono giunto alla conclusione che limitare l’uso degli scimpanzé nella ricerca biomedica sia giusto sia dal punto di vista scientifico che da quello etico”.